La Società

Storia

Costituita nel 1871 in Firenze da Paolo Mantegazza e da Felice Finzi, a seguito della Cattedra di Antropologia dell’Ateneo Fiorentino, assegnata nel 1869 a Paolo Mantegazza fondatore, nello stesso anno, del Museo Nazionale di Antropologia e Etnologia. Nata all’origine col nome di “Società Italiana di Antropologia e Psicologia Comparata”, con lo scopo di “contribuire allo studio dei caratteri somatici, psichici e culturali dell’uomo nelle loro variazioni etniche”, la nuova Istituzione accolse ben presto zoologi, paletnologia, medici, fisiologi, storici e viaggiatori, come lo dimostra il primo elenco di Soci, pubblicato il 16 luglio 1871, nell’ “Archivio per l’antropologia e la Etnologia” periodico annuale – oggi al 139˚ volume – divenuto organo ufficiale della Società medesima, fondato da Paolo Mantegazza e Felice Finzi.

Leggi di più

La Società in collaborazione con il Museo

Fondato nel 1869 dall’antropologo Paolo Mantegazza, il Museo di Antropologia ed Etnologia perseguiva l’intento di raccogliere le testimonianze della diversità umana: 18 sale espongono prestigiose e ricche collezioni etnografiche, documento di grande importanza delle culture del mondo.

 

Sono presenti oggetti di ogni tipo che illustrano usi e costumi di vari popoli: abiti, accessori di abbigliamento, ornamenti e gioielli, elementi architettonici, idoli e amuleti, armi da offesa, da difesa e da caccia. E ancora, utensili per la produzione agricola, per la pesca e per la vita domestica, oggetti d’arredo delle abitazioni, strumenti musicali, oggetti liturgici di culti diversi, libri, dipinti e manoscritti. Le più antiche collezioni risalgono al XVI e XVII secolo, provengono dalle raccolte medicee e sono dovute all’interesse della famiglia Medici che collezionava oggetti raffinati provenienti dal Nuovo Mondo.

 

Spettacolari le testimonianze dall’America Meridionale con i manufatti del popolo dei Tupinanba, in particolare i due mantelli di Ibis Rubra. Rarissimi gli oggetti della cultura Ainu, dall’isola di Hokkaido in Giappone con kimono, gioielli e utensili domestici. Attraggono l’attenzione del visitatore le mummie dal Perù del periodo Inca e, dalla Polinesia, uno spettacolare abito da lutto (Heva). Nella sala della Nuova Guinea ammiriamo colorate maschere da lutto e crani-trofeo. E ancora, testimonianze dall’America del Nord, Lapponia, Siberia, Arcipelago Indonesiano, Corno d’Africa, Sudafrica.

Leggi di più